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Da quando il 7 marzo scorso è andata in onda per la prima volta l’esclusiva intervista di Ophra Winfrey non si parla d’altro. L’evento ha coinvolto politica e stampa al livello globale. Cosa hanno scatenato Harry e Meghan?
Lo scenario dell’incontro
Dopo l’uscita negli Stati Uniti su CBS, Harry e Meghan sono approdati in Italia su TV8 alle 21.30 del 9 marzo. Davanti ai televisori oltre 17,1 milioni di americani e circa 1,2 milioni di italiani. Numeri record per la fortuna delle reti televisive a cui era stata concessa l’esclusiva. Per chi si fosse perso gli 86 minuti basterà ripercorrere alcuni punti salienti. La prima a sedersi di fronte alle telecamere è stata Meghan. Come sfondo una villa di amici, in California, Stato che ospita attualmente la coppia. L’ex attrice, poi divenuta duchessa del Sussex, ha fatto una serie di rivelazioni e commenti sulla sua esperienza a corte. Non sono mancati i momenti di leggerezza ma anche quelli di commozione. D’altronde non ci si poteva aspettare altro dalla Winfrey, ormai nota per essere la confidente delle celebrità. Harry è arrivato in un secondo momento, accomodandosi ha stretto la mano della moglie in dolce attesa, quindi ha confermato quanto raccontato da Markle aggiungendo la propria esperienza.
L’intervista in sei passaggi (più uno)
- Harry e Meghan si sono sposati in segreto già tre giorni prima del matrimonio pubblico.
- Prima del matrimonio Markle ha affermato di non conoscere i rigidi protocolli e di non essere preparata a ciò che l’aspettava.
- L’accanimento dei tabloid sulla sua immagine ha influenzato la vita privata di Markle, costringendola a non poter uscire per mesi e inquinando il suo rapporto con il padre.
- Markle ha sofferto di periodi depressivi, causati da un senso di abbandono e inadeguatezza, fino a contemplare il suicidio. Una volta comunicato il desiderio di recarsi in una struttura, le sarebbe stato vietato ogni tipo di aiuto.
- Harry ha sostenuto le affermazioni della moglie dichiarando di temere che “la storia si ripetesse”.
- Il rapporto fra Harry, suo padre il principe Carlo e suo fratello il principe William, si è scalfito. Harry ha dichiarato di non avere più contatti con il padre.
Archie-gate
A dare più scalpore, tuttavia, è stata una dichiarazione riguardante il primogenito della coppia: il piccolo Archie. Durante la gravidanza sarebbe stato comunicato alla Markle che Archie non avrebbe ricevuto alcun titolo nobiliare e quindi accesso al livello di protezione (la scorta, per intenderci) riservato a tutti i reali. Una questione non da poco se si considera che qualsiasi membro della famiglia reale è costantemente esposto a rischi (basti pensare alla principessa Diana). Ma non è questo il dettaglio che ha invaso i titoli di tutte le principali testate. Infatti, Markle ha dichiarato che alcuni membri della famiglia avrebbero mostrato “preoccupazione” riguardo il colore della pelle di Archie. Harry avrebbe poi dichiarato, in privato, che non si trattava di parole uscite dalla bocca della regina o del suo consorte, il principe Filippo. La dichiarazione ha naturalmente causato uno sconcerto collettivo, con conseguente caccia alla strega. Eppure, si sta parlando di una dinastia un tempo al comando di uno degli imperi coloniali più grandi del mondo. Non molto tempo fa la famiglia reale non accettava nemmeno consorti divorziati, figuriamoci non-caucasici (figuriamoci entrambi). Ma si sa, certe cose vengono dimenticate presto di fronte ai colorati cappellini della regina.
Questioni di immagine
Per comprendere l’enorme onda d’urto mediatica è necessario adottare la prospettiva dei britannici, fortemente affezionati alla corona, nonché ai tabloid inglesi. Quest’ultimi hanno da sempre fatto il buono e cattivo tempo della famiglia reale. Si tratta di giornali scandalistici (fra i più popolari The Sun e Daily Mail), in grado di vendere milioni di copie con una foto del reale di turno che fa la spesa. Un sistema fatto di collaborazione e al contempo di ricatti, ma che se funziona è in grado di sorreggere un’istituzione millenaria per cui i cittadini britannici pagano le tasse. La chiave è il rispetto di un’immagine secondo la quale i reali non sono semplici umani, ma ideali incarnati, mai eccessivi, mai infelici. Fra le accuse della Markle infatti, ci sarebbe stato proprio il fatto di non sentirsi difesa nei confronti di questi giornali. Dopotutto, “da un lato c’è la famiglia, e dall’altro la Corona”, ha spiegato alla Winfrey. Capire questa dicotomia è difficile per una persona comune, ne saprà qualcosa chi ha visto la popolarissima serie The Crown.
Come l’hanno presa gli inglesi?
Mentre l’intero pubblico statunitense si indignava per la coppia, avendo ancora vive in mente le immagini del movimento BlackLivesMatter, le accuse sono state considerate inaccettabili dai media britannici. Sia Meghan che Harry, che non godevano già di buona luce, sono stati definiti ingrati e bugiardi. Ma il vero attacco è rivolto alla Markle, colpevole di aver manipolato il povero Harry per i suoi soldi e il suo potere. Al punto che Piers Morgan, giornalista di Good Morning Britain, ha abbandonato il programma dopo aver ricevuto delle critiche in diretta dal collega Alex Beresford per le sue parole critiche sulla Markle.
L’altra faccia della sterlina
Una cosa va detta, che l’intervista avrebbe alzato questo polverone i Sussex lo sapevano bene. Dal particolare tempismo traspare che non si tratta di un gesto ingenuo. Inoltre, l’incontro è andato in onda durante un ricovero ospedaliero del principe Filippo, causando molte critiche. Era gennaio 2020 quando, con il primo annuncio ufficiale, la coppia avviava Il Megxit, quindi perchè proprio ora? Alcuni ipotizzano questioni economiche. Da allora Harry e Meghan hanno perso i diritti al Sovereign Grant, una sorta di stipendio reale. È perciò partita la caccia all’affare: a settembre un contratto da milioni di dollari con Netflix e ora l’intervista, che ha visto incassi record. Aggiungiamo il passato non proprio perfetto di Harry (difficile dimenticare il suo costume da nazista quando Meghan parla di razzismo) e il quadro che ne risulta non è immacolato. “La regina è stata sempre gentile con me” – parole che Markle non ha mai smesso di ripetere alle telecamere. Eppure, come è possibile che sia estranea a ogni fatto della corona, se è lei stessa la corona? Dubbi che per molti si traducono in malizia e portano a chiedersi cosa resti di non-detto. Insomma, in questa vicenda nessuno può dirsi dispensato.
E quindi?
“Le questioni sollevate dall’intervista, soprattutto quelle di carattere razziale, ci preoccupano” – avrebbe dichiarato la regina. Un tentativo di arginare la vicenda il più possibile. Diversi membri della famiglia si sono detti “inorriditi” da simili accuse. Razzismo a Buckingham Palace? Impossibile. La questione “verrà presa assolutamente sul serio dalla Casa Reale a livello privato”. Eppure, ancora se ne parla, a distanza di settimane, anche fra politici, perché? Il dibattito sul razzismo sistemico trascende di gran lunga i problemi privati di una ex-duchessa. Schierarsi pro (o contro) la Markle significa prendere una posizione politica, che si voglia o meno. Tagliarsene fuori significa ignorare il fatto che nel 2021, in un paese occidentale e democratico, ci sia ancora un’istituzione rappresentante un’epoca lontana, con valori nei quali non ci si riconosce più. Significa ignorare il fatto che questa presenza non sia più data per scontata. Che le accuse siano fondate o meno poco importa, l’onda d’urto dell’intervista ha ancora molta strada da fare. Ne traspare un’immagine della famiglia reale 2.0, dove la perfezione non è più credibile. Nell’era dei Gen Z e dei Social ci si rende presto conto le ombre dei reali assomigliano fin troppo alle nostre.
Federica Morichetti
Chiaro e dettagliato!